Anche se i servizi valanghe europei descrivono il pericolo di valanghe sulla base di cinque gradi di pericolo, è importante sapere che in natura il pericolo di valanghe cambia continuamente (v. Figura 1). La curva della Figura 1 (cfr. Harvey et al., 2012) mostra il possibile andamento del pericolo di valanghe; i tre punti descrivono situazioni diverse in un inverno qualsiasi.
Il punto A potrebbe rappresentare la situazione tipica immediatamente dopo l’ultima nevicata massiccia con tanto vento: sono immaginabili numerosi distacchi spontanei di valanghe e altri segni di avvertimento, elevata disponibilità al distacco da parte dell’utenza sportivo-ricreativa e perfino distacchi a distanza. Il pericolo è ben riconoscibile nel terreno e spesso molto diffuso.
Al punto B non vediamo un’attività valanghiva spontanea, segni d’avvertimento sono scarsi e spesso sono interessate solo certi parti del terreno (ad esempio conche e canali).
Per le persone che praticano sport invernali, il pericolo di valanghe nei punti A e B è molto diverso, anche se il grado di pericolo è lo stesso. È oramai consuetudine parlare, nel caso di una situazione come al punto A, di un “3 – Marcato alto”, o di un 3+, oppure il bollettino valanghe titola “situazione insidiosa per l’utenza sportivo-ricreativa”. I previsori cercano in questo modo di adattare il grado di pericolo alle differenze del pericolo di valanghe all’interno del grado 3 – Marcato.
Per i punti C e B la situazione è diversa. In questi casi, il pericolo di valanghe è più o meno lo stesso, ma il grado di pericolo differisce di un grado, con conseguenze importanti per la pianificazione delle escursioni. I punti C e B sono rappresentativi per lunghi periodi con strati deboli persistenti: la situazione meteo non presenta cambiamenti sostanziali ormai da tempo, e c’è uno strato debole in sonno da qualche parte nel manto nevoso, ma non si osservano né distacchi naturali, né provocati da sportivi. Poi capitano improvvisamente distacchi di valanga con coinvolgimento di persone, con effetti drammatici, valanghe di dimensioni enormi e spesso incidenti con conseguenze gravi. Viene chiamata una situazione di “low probability but high consequences”, cioè con bassa probabilità, ma con gravissime conseguenze.
Per permettere ai previsori valanghe una valutazione del grado di pericolo in modo uniforme, servono
- una definizione condivisa dei parametri che definiscono un grado di pericolo. Si tratta della stabilità del manto nevoso, della distribuzione della frequenza delle classi di stabilità (cioè, del numero di punti con il manto nevoso più debole) e la dimensione massima di valanghe da aspettarsi, nonché
- una tabella di riferimento concordata che propone ai previsori valanghe un grado di pericolo per tutte le combinazioni di parametri possibili.